sabato 30 marzo 2013

Grotta Giuffrida

La grotta Giuffrida si trova all'interno di uno splendido limoneto alla periferia sud di Acireale. E' un anfratto caratterizzato da una serie di interstizi che si fanno strada fra enormi blocchi di basalto. Maggiori info nella pagina Grotta Giuffrida di www.etnanatura.it.

domenica 24 marzo 2013

Riconco di Liricio

Si tratta di una cavità legata a fenomeni clastici. E' costituita da un unico vano suddiviso da un rudimentale muro a secco che delimita un terrazzamento. La volta, alta all'ingresso circa sei metri, è di lava a grossi prismi e risulta notevolmente fratturata. Il pavimento nel primo tratto della cavità è di detriti e grossi massi, mentre nel resto predominano la terra e i detriti. E' presente un notevole stillicidio. La depressione su cui si apre la grotta e il primo tratto della stessa sono ricchi di vegetazione e all'ingresso della cavità si notano cumuli di guano e piume. (Da mungibeddu.it)
Maggiori informazioni sulla pagina "Riconco di Liricio" di www.etnanatura.it.

martedì 19 marzo 2013

Timpa Leucatia

La timpa Leucatia è una collina vulcanica che si trova nell’immediata periferia nord-ovest di Catania. Si tratta di una zona umida dovuta allo zampillare di numerosi ruscelli che un tempo, grazie ad un’opera di formidabile ingegneria idraulica di cui ancora rimangono diverse testimonianze, riforniva di acqua il convento dei Benedettini e una parte della città di Catania. La presenza di acqua favorì l’insediamento urbano fin dall’età del bronzo e testimonianze di tale stanziamento si ritrovano ancor oggi nella stessa timpa e nelle grotte a valle, come la grotta Petralia e la grotta dei roditori. Anche in questo caso dobbiamo però segnalare situazioni di degrado e di abusivismo ma questa è una storia, ahinoi, tristemente risaputa. Per maggiori info vedi la sezione “Timpa Leucatia” di www.etnanatura.it.

domenica 17 marzo 2013

Grotta Petralia

La grotta Petralia è da annoverare fra le più imponenti e interessanti caverne dell'hinterland etneo. Al suo interno sono state rinvenute, e tuttora permangono, numerose testimonianze dell'età del bronzo antico. Probabilmente fu luogo di culto e di sepoltura. Gli archeologi hanno ritrovato numerosi oggetti in selce, ossa di mammiferi, interessanti ceramiche e scheletri umani. Per accedere alla grotta si deve contattare la signora Petralia che è il nume tutore della grotta (si deve a lei se non è stata distrutta durante i lavori per la costruzione del canale di gronda) e che vi affascinerà con innumerevoli aneddoti legati alla storia della grotta.

martedì 12 marzo 2013

Il sentiero del mito


Resto convinto del fatto che non sempre è necessario sfidare sé stessi verso sentieri impossibili per vivere una vera avventura. La curiosità, l’attenzione alle piccole cose spesso ci svelano piccoli tesori nascosti dalla consuetudine e, come nel nostro caso, magari affogati nell’indecenza di una fagocitante edilizia di predazione. Ma i tesori stanno lì ed è questo loro celarsi che magari li ha salvati dalla distruzione. Il mio sentiero del mito parte da Capomulini (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Capomulini), piccolo borgo sul mare di Acireale, per arrivare alla Torre di Casalotto (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Torre_di_Casalotto) in Aci Catena.
Capomulini, vissuta in maniera distratta da bagnanti estivi, d’inverno, nel “silenzio” dei flutti del mare, ci permette di riscoprire da una prospettiva diversa i faraglioni di Aci Trezza ma anche dei piccoli tesori archeologici. E’ qui che è nata la romana Xifonia della quale Capomulini conserva i resti di un tempio. Il borgo era il nodo terminale dei mulini (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Mulini_di_Aci) che servivano a conciare la pelle. Risalendo sulla strada dei mulini si arriva alle terme romane di Santa Venera al pozzo (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Terme_Santa_Venera) e poi, ancora più in alto, i resti della Torre di Casalotto, una masseria fortificata (baglio) dal quale di domina la baia di Aci Castello.

venerdì 8 marzo 2013

Grotta delle femmine

Un modo atipico per ricordare l'8 Marzo può essere una visita alla Grotta delle Femmine lungo il sentiero per la grotta dei Lamponi. Si tratta di una grotta ben conservata dentro la quale sono stati rinvenuti reperti risalenti alla cultura del Castelluccio. Ulteriori notizie nella pagina "Grotta delle femmine" di www.etnanatura.it.

Oasi del Simeto e abusivi

Da diversi mesi non si parla più di abbattimento di costruzioni abusive nella Riserva Oasi del Simeto.
L’iniziativa che nella stagione estiva era stata tanto pubblicizzata aveva portato alla demolizione di alcune costruzioni abusive, sollecitata giustamente dalla Procura di Catania, oggi sembrerebbe essersi inspiegabilmente fermata.
Il Simeto come noto oltre ad essere riserva naturale regionale, per la sua importante biodiversità è tutelata dalla normativa di rilevanza europea Rete Natura 2000.
Oggi in piena crisi economica la riserva se fosse ben gestita, potrebbe diventare anche un polo di attrazione di turismo naturalistico con grande vantaggio per tutta la città; sono infatti pochissime le città che vantano un patrimonio naturale di tale rilevanza a pochi chilometri dal centro. Ma gli interessi di chi abusivamente ha costruito impediscono tutto ciò.
WWF e LIPU Catania hanno inviato quindi una richiesta di chiarimenti al Sindaco del Comune di Catania. Le associazioni hanno chiesto:

· di conoscere le motivazioni per le quali non risulta si stia procedendo alla demolire delle costruzioni abusive.
· di riprendere immediatamente le demolizioni delle costruzioni incompatibili con la riserva stessa;
· di redigere il Piano di Utilizzo della zona B, la cui redazione, di competenza del Comune, accumula un ritardo di molti anni
· di conoscere lo stato di fatto delle numerose costruzioni acquisite al patrimonio pubblico in quanto abusive, presenti nell’area protetta. E se è vero che alcune di esse successivamente al sequestro siano state oggetto di ulteriori lavori abusivi.

Maurizio Musmeci
Presidente WWF Catania

Giuseppe Rannisi
Delegato LIPU Catania

lunedì 4 marzo 2013

Grotte dei Taddariti & C

In contrada Giampasquale, nel comune di Belpasso, è possibile visitare le grotte dei Taddariti e della Madonna della Roccia. Anche queste grotte sono dovute all'eruzione del 1669 tristemente famosa per le conseguenze disastrose che si ebbero in molti paesi del comprensorio etneo. Purtroppo la grotta della Madonna della Roccia e la grotta Taddariti I hanno subito notevoli e gravi interventi umani che ne hanno alterato lo stato. Interessante risulta invece la grotta dei Taddariti II che, malgrado i crolli della volta (questi dovuti ad eventi naturali), presenta un ambiente intatto sia nei suoi aspetti geologici che nella fauna e flora caratteristiche di molte grotte etnee.
Grotta Madonna della Roccia
Grotta Taddariti I
Grotta Taddariti II

domenica 3 marzo 2013

Grotta Mompilieri


L’antica chiesa dell’Annunziata pare sia stata edificata per la prima volta tra il X e l’XI secolo. L’11 Marzo del 1669, la tremenda colata nata dai Monti Rossi di Nicolosi, forse la colata più disastrosa di cui si abbia notizia in epoca storica, coprì la chiesa con tutti i suoi arredi.  Nel 1689, finanziati dal duca di Massa, ebbero inizio i lavori per riportare alla luce la vecchia chiesa. Nel 1704, all’interno di una grotta lavica, venne ritrovata la statua della Madonna. La grotta oggi conserva, oltre alla statua, i resti del vecchio edificio di culto. Per maggiori notizie vedi la pagina “Grotta di Mompilieri” su www.etnanatura.it.

sabato 2 marzo 2013

Lungo la costa


Con l’arrivo della primavera potrebbe essere interessante riscoprire i paesaggi della nostra infanzia approfittando magari di qualche ora di disponibilità. Vi propongo una serie di itinerari “brevi” lungo la costa che da Riposto giunge ad Aci Castello.

Gancia Chiancone. Carrubba. Praiola. Per quanto distante dalla vetta dell’Etna questa collina sulla spiaggia conserva un momento importante della storia geologica del nostro vulcano. Circa 9000 anni fa un immane collasso del vulcano diede luogo alla formazione dell’attuale Valle del Bove. I detriti furono trasportati verso il mare dando luogo alla collina di Gancia Chiancone.
Tracciato Vecchia Ferrovia. E’ un sentiero che si snoda lungo il tracciato della ferrovia dismessa sulla timpa di Acireale.
Grotta Scannato. Una delle più importanti grotte dell’Etna per dimensione e storia. Si trova in una proprietà privata.
Santa Maria la Scala. Chiazzette. Il piccolo borgo marinaro presenta molti tesori. Visitarlo significa ritornare nella storia e nel mito dei nostri luoghi. Il sentiero delle Chiazzette scende lungo la timpa presentando un paesaggio unico e vi permette di visitare alcuni reperti storici (la Fortezza del Tocco). Affacciandosi poi dalla garitta della pietra Salpa è possibile avvistare i resti della grotta di Galatea ultima alcova dell’infelice storia d’amore fra il pastorello Aci e la ninfa Galatea. Sul alato a sud bellissima la vista della timpa e dei piccoli ruscelli resti dell’antico fiume Aci.
Santa Caterina. Pietra Monaca. Si tratta di due sentieri che scendono dalla cima della timpa verso il mare.
Acque grandi. Lungo una mulattiera che attraversa una scarpata di fascino indescrivibile si arriva sulla costa di Acque grandi nota anche per i reperti fossili. E’ forse l’unica zona della timpa ancora non profanata.
Acitrezza. Aci Castello. Storia, ambiente e, purtroppo, degrado accomunano i due siti.
Il megapillow di Acicastello. I pillows sono le vulcaniti originate da eruzioni submarine, sono la testimonianza dei primordi della storia dell’Etna.
Grotta delle fate. Piccola grotta che potete visitare nella frazione Ficarazzi di Aci Castello. Gradevole il paesaggio circostante caratterizzato da agrumeti e dalla macchia mediterranea.