martedì 12 marzo 2013

Il sentiero del mito


Resto convinto del fatto che non sempre è necessario sfidare sé stessi verso sentieri impossibili per vivere una vera avventura. La curiosità, l’attenzione alle piccole cose spesso ci svelano piccoli tesori nascosti dalla consuetudine e, come nel nostro caso, magari affogati nell’indecenza di una fagocitante edilizia di predazione. Ma i tesori stanno lì ed è questo loro celarsi che magari li ha salvati dalla distruzione. Il mio sentiero del mito parte da Capomulini (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Capomulini), piccolo borgo sul mare di Acireale, per arrivare alla Torre di Casalotto (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Torre_di_Casalotto) in Aci Catena.
Capomulini, vissuta in maniera distratta da bagnanti estivi, d’inverno, nel “silenzio” dei flutti del mare, ci permette di riscoprire da una prospettiva diversa i faraglioni di Aci Trezza ma anche dei piccoli tesori archeologici. E’ qui che è nata la romana Xifonia della quale Capomulini conserva i resti di un tempio. Il borgo era il nodo terminale dei mulini (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Mulini_di_Aci) che servivano a conciare la pelle. Risalendo sulla strada dei mulini si arriva alle terme romane di Santa Venera al pozzo (http://www.etnanatura.it/sentieri/sentieri.php?nome=Terme_Santa_Venera) e poi, ancora più in alto, i resti della Torre di Casalotto, una masseria fortificata (baglio) dal quale di domina la baia di Aci Castello.