giovedì 25 aprile 2013

Eclissi di luna

Conto alla rovescia per l'eclissi di Luna di giovedì 25 aprile. "Anche se sarà una eclissi parziale vale la pena vederla perché, tempo permettendo, si riuscirà lo stesso a scorgere il bordo lunare più prossimo all'ombra della Terra oscurarsi", osserva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope.

E' possibile seguire l'eclissi sul canale ANSA Scienza e Tecnica in diretta streaming con il Virtual Telescope, dalle 21,30 alle 22,50.

A rendere particolare l'evento sarà la luminosità della Luna, che il 25 aprile sarà piena. Visibile da tutta Europa, Italia compresa, l’eclissi sarà simile a quella parziale del 31 dicembre 2009, particolarmente spettacolare.

Un'eclissi si verifica quando la Luna entra nel cono d'ombra proiettato dalla Terra nello spazio, in questo caso l'eclissi è parziale perché il disco della Luna non entra completamente, ma solo parzialmente, nell'ombra della Terra. "Vale la pena non perdere lo spettacolo - sottolinea Masi - anche perché avverrà in un orario comodo". La Luna entrerà nel cono d'ombra della Terra alle 21,54 del 25 aprile e ne uscirà alle 22,21, il culmine del fenomeno sarà alle 22,07.
Da Ansa.it

Alcantara


Molti e molti anni fa, quando gli uomini vivevano con gli dei, a nord dell’Etna, vi era un parco incantato eletto a dimora dalla dea Venere. Questo parco era lambito dal fiume Akesines (infatti negli scritti di Tucidide e di Plinio il Vecchio viene citato come Akesines potamos), mentre i nomi latini erano Assinus o Assinos e Onobala e poi gli arabi chiamarono Al Qantar (il ponte) da cui il nome odierno di Alcantara. Allora le acque del fiume, per volere di Vulcano, erano calde  per permettere alla dea piacevoli abluzioni. Ma Venere, dea dell’amore, si concesse qualche licenza sentimentale che fece giustamente infuriare il dio Vulcano che, mosso dall’ira, fece diventare gelide le acque del fiume. La leggenda vuole che, per volere di Venere, chi abbia il coraggio di immergersi nel fiume possa riacquistare la virilità se uomo e la verginità se donna.

Oggi il fiume ci offre squarci di incomparabile bellezza, siti archeologici che risalgono alla preistoria e al periodo greco-romano, ma anche splendidi manufatti di archeologia industriale (mulini, centrali idroelettriche di fine ‘800) e ambienti geologicamente unici.

Nel sito www.etnanatura.it abbiamo raccolto tutti i possibili sentieri che si possono percorrere: