domenica 25 aprile 2010

Contrada Serracozzo e grotta Serracozzo


Dalla Mareneve raggiungete il Rifugio Citelli dove lascerete l'auto. Ritornate indietro fino alla prima curva. Sulla sinistra inizia il sentiero segnalato da alcune pietre colorate rosse. E' bene mantenersi bene in quota per evitare diversi valloni scoscesi. Si giunge così ad una valle dove si aprono le bocche effusive inferiori dell'eruzione del 1971. In loco è anche visitabile la grotta di Serracozzo (una delle piu' affascinanti dell'Etna). L'ingresso della cavità si trova al limite del bosco, dal lato sud della valle, all'inizio della colata.
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sabato 24 aprile 2010

Il cavaliere, La Russa e il suv


Cosa avete pensato??! Ho scritto La Russa e non la russa e poi si sa che il cavaliere, fra tutti i russi e le russe, preferisce Vladimir. Ma il "La Russa" della notizia è l'ineffabile ministro della difesa. E la notizia? Il cavaliere ha regalato al suo ministro una specie di carrarmato obbrobrioso proveniente dalle steppe caucasiche (dalla Russia per La Russa con amore). I maligni dicono che il regalo nasca come ringraziamento al La Russa per avere tradito Fini, altri pensano invece, più banalmente, che sia dovuto al fatto che il predellino del suv è troppo alto e, quindi, difficilmente raggiungibile dal nostro premier. Ma tant'è.
Ma che ci azzecca direte voi questa notizia con un sito dedicato all'Etna? Il fatto è che il nostro La Russa, milanese di adozione e di affiliazione, ha, ahinoi, origini sicule che dimentica quando va a braccio con il bossi (non la trota ma il padre della trota), ma che si è ricordato in questa occasione...ed ha promesso che una delle prime escursioni che farà col carrarmato russo sarà proprio sull'Etna magari con un codazzo di estimatori in tuta mimetica (eia eia alalà!). Non è il primo invero che affronta l'Etna con indomito coraggio e con marmitta sputacchiante fumi maleodoranti. Il vulcano ormai è diventato una pista per suv, moto di grossa cilindrata, jeep e quant'altro (l'ente Parco ovviamente è in letargo!). Pazienza!

domenica 18 aprile 2010

Grotte di Corruccio


Le grotte di Corruccio sono facilmente raggiungibili dal rifugio Brunek sulla mareneve per Linguaglossa. A 100 metri dal rifugio, sulla sinistra, inzia il sentiero facilmente identificabile in quanto segnalato da un'indicazione turistica. A 250 metri, alla fine della pineta, sulla destra è facilmente identificabile il monte Corruccio. Le indicazioni vi segnalano l'entrata sud della grotta. Sulla cima della collina è accessibile una seconda entrata. Le due entrate non sono più comunicanti in quanto interrotte da una frana.
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Acqua rocca degli zappini - Serra del Salifizio


Lungo il sentiero si incontra una ripida parete in pietra lavica dove, nel periodo delle piogge, scorre l'acqua, quindi, in alto sulla parete, una sorgente di acqua e un faggio secolare. Alla fine del sentiero si può ammirare la Valle del Bove da Serra del Salifizio.
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La grotta di Pitagora


Affascinante grotta che deve nome alla caratteristica forma triangolare. Si trova sul percorso che conduce ai sentieri della Schiena dell'Asino.
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lunedì 12 aprile 2010

Io sto con Emergency


Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.

Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.

IO STO CON EMERGENCY

* Firma l'appello

martedì 6 aprile 2010

Anno internazionale della biodiversita'


L’anno che verrà pone all’attenzione del mondo intero la questione dell’inesorabile impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione di habitat ed ecosistemi. Il 2010 è stato infatti proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità”, un’occasione, dopo Copenaghen, è l’augurio di tutti, perché una nuova “coscienza verde” abbia inizio.
La Convenzione sulla diversità biologica (CDB), entrata in vigore il 29 dicembre 1993, ha tre obbiettivi principali: conservare la diversità biologica, utilizzarla in modo durevole e spartire i benefici che ne derivano in modo giusto ed equilibrato. Biodiversità è il termine che designa tutte le forme di vita sul pianeta Terra, quella di cui siamo testimoni, in quest’epoca storica, è il frutto di un’evoluzione durata miliardi di anni sotto l’egida dei processi naturali e, sempre più, sotto l’influenza degli esseri umani.
In questa “diversità” vengono incluse le molte varietà di piante, di animali e di microrganismi, ma anche le differenze genetiche all’interno di ogni specie (es: pianta e frutto del limone selvatico e pianta e frutto del limone coltivato). Dalla scoperta dell’agricoltura, passando per la rivoluzione industriale e arrivando ai giorni d’oggi, abbiamo rimodellato paesaggi, animali, deciso (spesso inconsapevolmente) estinzioni di esseri viventi in modo irrimediabile, senza tenere conto di tutto ciò. Nonostante il nostro modo di vivere sia molto cambiato col passare del tempo, basti pensare alla nostra alimentazione, oggi condizionata dal commercio degli alimenti piuttosto che dalle stagioni o dalla natura, la diversità biologica deve essere difesa perché è il pilastro della civiltà.
Non ci rendiamo conto che la frammentazione e il degrado fino alla scomparsa di foreste, di zone umide, di barriere coralline e di altri ecosistemi costituiscono la più grave minaccia che possiamo procurare al pianeta ed a noi stessi. Per non menzionare il fatto che flora e fauna simboleggiano e fanno parte del nostro stesso mondo biologico.
Per questi motivi, nell’aprile 2002, i paesi firmatari della Convenzione, hanno deciso entro il 2010 “una riduzione significativa dell’attuale ritmo di impoverimento della biodiversità a livello mondiale, regionale e nazionale col fine di contribuire all’attenuazione della povertà e al profitto di tutte le forme di vita sulla Terra”. Un “patto” inserito nel 2007, durante il Summit Mondiale per lo Sviluppo Durevole delle Nazioni Unite (tenutosi a Rio de Janeiro) tra gli obbiettivi dello sviluppo del Millennio.
La sempre crescente attenzione di organi sopranazionali verso queste tematiche, ha forse toccato il suo punto più alto nella giornata del 20 dicembre 2006, quando l’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il 2010 “Anno Internazionale della Biodiversità” e ha designato il segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica come focal point dell’anno. Invitando inoltre il segretariato a collaborare con le agenzie delle Nazioni Unite interessate, le organizzazioni internazionali e gli altri attori che si occupano di ambiente, per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare i governi ad un maggiore impegno a livello globale e locale, nella speranza che il tempo perduto non risulti incolmabile.

fonte: http://www.cbd.int/

Sito ufficiale: http://www.cbd.int/2010/welcome/

p.s. E in Italia? A modo loro (di lor signori) la maggioranza si appresta a festeggiare l'anno della biodiversità "garantendo" la libertà di caccia. Ma ce li vedete un bossi, un berlusconi, un bonaiuti, una carfagna, una brambilla, un la russa, un bondi o una gelmini interessarsi della biodiversità?!!!

lunedì 5 aprile 2010

No alla caccia indiscriminata


Il senato della Repubblica ha approvato nel gennaio scorso un articolo che di fatto consente la caccia indiscriminata senza limiti di periodo e di specie. Ancora una volta si è palesata la insensibilità del governo delle destre verso i temi dell'ecologia e della salvaguardia della natura. Tutti quanti possiamo tentare di fermare questo attacco indiscriminato promuovendo azioni sul web e firmando gli appelli. Fra tutti vu presento quello della Lipu:
http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm