Circa 64.000 anni fa gli apparati primordiali del Trifoglietto, a seguito di una catastrofica eruzione, collassarono formando un'enorme caldera oggi detta "Valle del Bove". Intorno all'8000 a.C. un crollo allargò ancora la valle trasportando verso il mare Jonio un'enorme quantità di materiale lavico e di fango formando la timpa di Gancia Chiancone e determinando un terribile tsunami che devastò le coste del Mediterraneo. Oggi la valle del Bove si presenta come un'immensa conca solcata da lave di epoche diverse e "macchiata" da porzioni di vegetazione (le Dagale). I percorsi che vi proponiamo vi permettono di attraversare la valle o di ammirarla dall'alto. Entrare nel cuore della valle, percorsa dai venti invernali, o affacciarsi dagli strapiombi, sentire il respiro dell'Etna, il fascino terribile, i silenzi e i rimbombi del cuore del vulcano amplificati dalle pareti scoscese, ma anche il trillo solitario degli uccelli, il fruscio del vento fra le macchie delle ginestre o fra le pietre taglienti garantiscono sensazioni uniche.
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p.s. Ovviamente, come sempre, consigliamo la massima prudenza ed attenzione!