giovedì 30 dicembre 2010

Timpa di Acireale

A partire da almeno 220.000 anni fino a circa 110.000 anni fa l’attività eruttiva si concentra lungo la costa Ionica in corrispondenza del sistema di faglie dirette denominato delle Timpe (vedi sito INGV). La continua sovrapposizione delle colate laviche nell'area della Timpa di Acireale ha portato, nel tempo, alla formazione di una prima struttura vulcanica di tipo scudo estesa per almeno 15 km in direzione NNO. Oggi rimane un sistema di imponenti scarpate che, malgrado la forte antropizzazione a volte deleteria in quanto non governata da una politica lungimirante, presenta tratti di sicuro fascino. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

domenica 26 dicembre 2010

Gancia Chiancone


Novemila anni fa un collasso gravitazionale di immane portata fece sprofondare i crateri del trifoglietto creando un'enorme vallata: la valle del Bove. I processi alluvionali che seguirono determinarono montagne di detriti che formarono la timpa del Chiancone, fra Pozzillo e Riposto. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

lunedì 13 dicembre 2010

La Sicilia chiude le oasi

DALLE Saline di Trapani, sottratte al bracconaggio e a ogni genere di speculazione, a Torre Salsa, la spiaggia nell'Agrigentino salvata dal progetto di un villaggio turistico, passando per Monte Pellegrino e Capo Rama, nel Palermitano, e Vendicari, a Siracusa. Rischiano di chiudere i battenti, le riserve naturali siciliane. Un taglio netto ai contributi della Regione per 73 siti naturalistici di rara bellezza mette in ginocchio aree uniche al mondo. E apre al rischio di nuovi assalti a porzioni di territorio che sembravano ormai al riparo dall'abusivismo e dai cacciatori di frodo.

"È il contributo della Sicilia all'anno mondiale della biodiversità" accusano, con sarcasmo, Angelo Dimarca di Legambiente e Giacinto Milazzo, coordinatore dei novanta lavoratori delle riserve che prestano servizio per conto di associazioni ambientaliste. A rischiare di più sono proprio le ventisei riserve gestite per la Regione da sigle storiche come Legambiente, Wwf, Italia Nostra, Lipu, Cai, Gruppo ricerca ecologica, Rangers... Tutte associazioni che si sono già viste ridurre il contributo regionale del 40% e che, nel 2011, lo vedranno diminuire di un altro 30%.

"Tra un anno - punta il dito Dimarca - saremo passati dai 5 milioni e mezzo di euro del 2009 a un milione e mezzo scarso. Una somma che non basta neanche lontanamente a tenere in vita le riserve, a respingere le azioni 'di disturbo' o a fronteggiare il vandalismo". Ma già oggi l'attività di gestione è alla paralisi: "Le visite guidate come la sorveglianza - spiega Dimarca- le iniziative di sensibilizzazione e di educazione ambientale e la valorizzazione dei territori, la conservazione degli ambienti naturali e la divulgazione naturalistica. Eppure, la Regione potrebbe attingere a 140 milioni di fondi europei previsti per questi scopi, ma nessuno, negli uffici competente, lavora a progetti specifici".

I primi a fare le spese dei tagli, varati dalla giunta del presidente autonomista Raffaele Lombardo, sono stati i novanta dipendenti delle associazioni, che non percepiscono gli stipendi da luglio. E che domani protesteranno, per la quinta volta nel giro di un mese, davanti alla sede dell'Assemblea regionale, chiedendo una serie di emendamenti per salvare le oasi e i posti di lavoro. Dalla loro parte, una ventina di esperti e accademici di tutte le discipline naturalistiche, autori di un appello alle istituzioni locali: "Le riserve naturali gestite dalle associazioni ambientaliste sono già a un passo dalla chiusura per mancanza di fondi; eppure hanno garantito in questi anni importanti risultati in diversi settori, e costituiscono spesso fondamentali presidi di legalità in contesti difficili", scrivono.

Nella vicenda non mancano i paradossi. "Per esempio - fa notare il presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana - quello della società regionale Biosphera, cui l'assessorato Territorio e ambiente assegna ogni anno 2,5 milioni per effettuare lavori nelle stesse aree protette che rischiano la chiusura. Per salvare le ventisei riserve basterebbero 1,7 milioni, meno del contributo per Biosphera".

"Quasi sempre, dietro alla nascita di una riserva - aggiunge Anna Giordano del Wwf, Goldman Environmental Prize (il "Nobel" dell'ambiente) nel '98 - c'è una storia di contrasto alla criminalità. Dalle Saline di Trapani, preda di bracconieri e speculazioni varie, a Capo Rama, dove il riconoscimento regionale ha bloccato lottizzazioni e discariche. Un passo indietro della Regione significherebbe far tornare in pista mafie e abusi".

da www.repubblica.it

sabato 4 dicembre 2010

Gli alberi secolari. Le querce.


L'Ilice Carrinu, detto anche Ilice Pantanu, ed il Cerro di Monte Fontane sono le due querce più grandi e più vetuste dell'Etna. Il primo, vecchio di 600 anni, ha un'altezza di 18 metri ed una chioma ampia più di 600 metri quadrati, il secondo, vecchio di 400 anni, ha anch'esso un'altezza di 18 metri mentre la chioma supera i 400 metri quadrati. Per saperne di più visita la sezione "Alberi secolari" di www.etnanatura.it.

venerdì 26 novembre 2010

Gli alberi secolari. I castagni.

Potete percorrere i sentieri dell'Etna alla ricerca degli alberi secolari che sono sopravvissuti alle colate laviche ed anche, ahimè, agli incendi ed agli atti vandalici. Dal meno noto Castagno di Serruggeri ai più famosi Castagno di Serra Pizzuta e Castagno della Nave. Ovviamente una menzione a parte merita, per le dimensioni, la storia, la leggenda, la vetustà, il Castagno dei Cento Cavallil'albero più grande (per la sua circonferenza di circa 52 metri) e più vecchio d'Europa (la sua età è stimata tra i 2000 e i 4000 anni). Per saperne di più visita la sezione "Alberi secolari" di www.etnanatura.it.

sabato 20 novembre 2010

Piano dell'Acqua

Piano dell'acqua è un punto baricentrico per molti percorsi del versante est dell'Etna. Dal sito infatti si raggiunge facilmente la Scalazza, impervio sentiero contadino della fine dell''800 che permetteva la salita verso i meleti, si sale verso Valle San Giacomo dalle mille sorgive (anche se il sentiero è ostruito da una muraglia di rovi invalicabile), si va per Monte Fior di Cosimo, dal nome strano e misterioso e poi, passando per la colata lavica del 1991, si percorre il sentiero per Monte Calanna dal quale si può ammirare l'omonima valle e la Valle del Bove.

martedì 16 novembre 2010

Monte Fontane


La posizione isolata di Monte Fontane, a picco sulla Valle del Bove, permette all'occhio di spaziare dai crateri sommitali dell'Etna, ai dicchi della Valle del Bove giù sino allo Jonio. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

sabato 13 novembre 2010

Grotta Nicodemo

Nascosta da rovi ed erbacce a pochi centinaia di metri da Presa (frazione di Piedimonte), la grotta Nicodemo conserva un fascino ed un mistero particolari alimentati dalle origini remote e dalle leggende che sentirete raccontare agli abitanti del posto. Tutti vi parleranno di cunicoli che attraversano la montagna e di misteri. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri - grotte" di www.etnanatura.it.

mercoledì 10 novembre 2010

A trofa du camperi

Fra i grandi alberi dell'Etna questo faggio è senz'altro uno dei più misteriosi e fascinosi: vuoi per l'aspetto che per il nome che sembra nasca da un'antica leggenda che vuole che nella sua ceppaia sia stato trovato nell'800 il corpo esanime del campiere del fondo. Il colore bianco del fusto si esalta, in questi giorni d'autunno, nel rosso delle foglie morte. Da vedere! Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri - alberi secolari" di www.etnanatura.it.

sabato 6 novembre 2010

La Scalazza

La Scalazza è un antico sentiero che, nell'ottocento, i contadini percorrevano per raggiungere Monte Pomiciaro da Zafferana. In ripida salita si inerpica lasciando in basso Valle san Giacomo con la sua caratteristica forma a cuneo. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

lunedì 1 novembre 2010

Grotta monte Stornello



Sul sentiero Crisimo-Stornello è possibile visitare questa piccola grotta nascosta fra cespugli di edera in prossimità delle case Bevacqua.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri - grotte" di www.etnanatura.it.

sabato 30 ottobre 2010

Grotta del gatto


A pochi chilometri da Zafferana, la grotta del Gatto è facilmente raggiungibile attraversando un sentiero immerso nei boschi di querce. Si tratta di una grotta lavica di formazione preistorica  che presenta un facile accesso. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri - grotte" di www.etnanatura.it.

martedì 26 ottobre 2010

Giarrita



La contrada Giarrita (o Ciarrita) deve il nome ad un particolare tipo di quercia a foglie caduche (Quercus cerris). Ma lungo il percorso troverete Roverelle, Pini laricio, Faggi e Betulle. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

sabato 16 ottobre 2010

Monte Spagnolo

Monte Spagnolo si trova nel versante Nord dell'Etna. Caratteristico per gli hornitos della colata lavica del 1981 e per presentare il più grande bosco di Faggi dell'Etna. Il percorso diventa ancora più affascinante e misterioso se fatto in una giornata di nebbia che sfuma i contrasti, nasconde e svela i paesaggi, rende misteriosi gli animali e gli alberi. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

sabato 25 settembre 2010

Monte Crisimo - Monte Stornello


Si tratta di un percorso lungo ma agevole. Si presenta variegato: alterna tratti lavici a coltivazioni (castagne e noccioli) e a boschi di querce. E' attraversato da diversi torrenti e con un po' di attenzione potete visitare anche alcune grotte.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

venerdì 24 settembre 2010

Ginestra di Milo


La ginestra di Milo è l'esemplare più grande di ginestra dell'Etna. Ha circo ottanta anni e si trova al centro di Milo, in una bella villa degli inizi del '900.
Per saperne di più visita la sezione "Alberi secolari" di etnanatura.it.

domenica 12 settembre 2010

Sentiero Schiena dell'Asino


E' uno dei percorsi più affascinanti dell'Etna. Alla fine del sentiero potrete dominare dall'alto tutta la valle del Bove.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

giovedì 9 settembre 2010

Grotta Acqua Vitale


La grotta Acqua Vitale si raggiunge percorrendo la provinciale da Zafferana per il Rifugio Sapienza. Si trova prima dell'ultimo tornante che immette a Piano Cassone.
E' una grotta a scorrimento lavico nata a seguito dell'eruzione del 1792.
Per saperne di più visitate la sezione grotte del sito www.etnanatura.it.

domenica 5 settembre 2010

Grotta Fenice


Si tratta di una piccola grotta creatasi da una frattura della colata del 1792. E' facilmente raggiungibile percorrendo la strada che porta da Zafferana al Rifugio Sapienza.
Per saperne di più visitate la sezione grotte del sito www.etnanatura.it.

lunedì 30 agosto 2010

Mappe satellitari


Dal sito etnanatura.it è ora possibile scaricare le mappe satellitari dei percorsi in diversi formati:
ghd: per navigatori Keymaze 300/500/700.
kml: (Keyhole Markup Language) è un formato file e una grammatica XML per la creazione di modelli e la memorizzazione di caratteristiche geografiche quali punti, linee, immagini, poligoni e modelli da visualizzare in Google Earth, Google Maps e altre applicazioni. Il KML può essere utilizzato per la condivisione di luoghi e informazioni con altri utenti di queste applicazioni. Sul sito della Community di Google Earth e nella Galleria KML puoi trovare file KML che descrivono luoghi e caratteristiche interessanti. I file KML vengono elaborati da Google Earth in modo analogo a come vengono interpretati i file HTML e XML dai browser web. Come l'HTML, il linguaggio KML ha una struttura basata su tag con nomi e attributi che consentono di definire caratteristiche di visualizzazione specifiche. Google Earth funge quindi da browser per file KML.
csv: (Comma Separated Values) è un formato di file basato su file di testo utilizzato per l'importazione ed esportazione (ad esempio da fogli elettronici o database) di una tabella di dati.
txt: file di testo.
gpx: (GPS eXchange Format) è un formato di tipo XML che permette lo scambio di dati GPS tra applicazioni e Web services.
rmc: recommended minimum data for gps.

Per accedere all'area download clicca qui.

giovedì 5 agosto 2010

Una manovra contro l'ambiente


Una manovra correttiva, quella approvata oggi definitivamente con il voto di fiducia dalla Camera dei deputati, iniqua anche dal punto di vista ambientale, che tenta di rendere impotenti le amministrazioni preposte alla tutela dell’ambiente e del paesaggio e fornisce una serie di strumenti alle cricche e ai furbetti che vogliono depredare il territorio e contribuire ad imbruttire ancora di più il nostro Bel Paese: lo sostiene il WWF che aveva chiesto a Camera e Senato di cambiare le disposizioni più discutibili.

Sono almeno 6 i grimaldelli per i ladri di territorio segnalati dal WWF: i tagli ai parchi; l’accatastamento delle case fantasma, che rischia di aprire la porta al terzo condono edilizio; le conferenze di servizi con il silenzio-assenso mascherato anche per la pronuncia delle autorità ambientali; la messa all’angolo dei soprintendenti sulle autorizzazioni paesaggistiche; la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e le Zone a burocrazia zero nel Mezzogiorno assediato dalle mafie che, azzerando i controlli, rischiano di amplificare i meccanismi, già esistenti, di anarchia territoriale.



Messi insieme fanno sì che con l’effetto-Manovra l’Italia diventi un Paese non solo meno ricco dal punto di vista economico-finanziario ma anche dal punto di vista ambientale.

Nello specifico, gli atti "contro natura" contenuti nel decreto legge 78/2010 prevedono :


Tagli ai parchi
Ammonta a circa 54 milioni di euro il finanziamento destinato prima della manovra ai 23 parchi nazionali e alle 13 riserve naturali dello Stato. Con il dimezzamento dei finanziamenti per gli enti vigilati dallo Stato gli enti parco non potranno presidiare più il territorio tutelato e garantire l’integrità a difesa della biodiversità dagli attentati degli speculatori e dei bracconieri. Il WWF Italia chiede nel primo provvedimento utile di reintegrare il finanziamento previsto per il 2010, come auspicato e richiesto dallo stesso Ministro Prestigiacomo.

Case fantasma


Sono 2.868.000, secondo l’ultimo censimento dell’Agenzia del Territorio le unità immobiliari non accatastate, e solo meno del 10% sarebbero in regola dal punto di vista urbanistico, ma il Governo non spiega cosa succederà a coloro che a fine anno, avendo compiuto un abuso sostanziale in violazione delle nome urbanistiche, accederanno, autodenunciandosi, alla sanatoria fiscale. Il meccanismo innescato dal Governo rischia di costringere l’autorità pubblica a concedere l’ennesimo condono edilizio annunciato. Il WWF chiede di chiarire che gli abusi non sono tollerati e che questi vengano abbattuti.

La museruola alla tutela


Se le amministrazioni preposte alla tutela dell’ambiente, della pubblica incolumità e della salute non rendono il proprio parere esplicito nei tempi ristretti delle conferenze dei servizi, tale silenzio sarà interpretato come tacito consenso ed i Soprintendenti, già impotenti da anni per i tagli del personale, dovranno fornire l’autorizzazione paesistica a comando. Per il WWF erano più che sufficienti le norme di semplificazione vigenti (legge n. 241/1990), a fronte delle necessità ineludibile di controllo e vigilanza sul territorio per tutelare adeguatamente i diritti alla salute e all’ambiente garantiti dalla Costituzione.

Mano libera sul territorio


Il passaggio dalla DIA - Dichiarazione di Inizio Attività, alla SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività consente al cittadino, eliminando anche il filtro della validazione di un professionista, di procedere in totale autonomia eludendo qualsiasi autorizzazione pubblica e, quindi, ogni controllo preventivo. Diventa quindi illusorio, visto lo stato dei controlli in Italia, verificare ex-post cosa sia realmente avvenuto (anche se sulla carta si escludono le aree vincolate). Ciò è valido anche per le Zone a burocrazia zero situate, tra l’altro, in un’area a rischio come il Mezzogiorno. Per questo il WWF ha sostenuto e sostiene che era più che sufficiente la DIA.
WWF Italia

domenica 11 luglio 2010

Cubania


La Cubania è un bosco che affianca la mareneve e si estende fino alla Valle del Bove. Il percorso che vi proponiamo attraversa il bosco fino a giungere sul crepaccio che si affaccia sulla valle del Bove.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

mercoledì 30 giugno 2010

Faggio di Monte Pomiciaro


Se avete deciso di percorrere il sentiero natura di Monte Zoccolaro vi consiglio una minima deviazione per ammirare questo imponente faggio alto circa 20 metri e di un'età stimata intorno ai 180 anni. Nei pressi del faggio, e lungo il sentiero, potete ritrovare altri faggi che competono con questo per bellezza ed imponenza.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri - Alberi Secolari" di www.etnanatura.it.

lunedì 28 giugno 2010

Grotta del Turco


Da Serra del Salifizio scende il Vallone del Turco, forse la zona più verde dell'Etna, nel fondo del vallone la grotta del Turco, scavata nei millenni dalle acque piovane. Dopo avere visitato la grotta vi consiglio di risalire sulla dorsale del vallone.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri - Le grotte" di www.etnanatura.it.

domenica 27 giugno 2010

Monte Zoccolaro


Sessantaquattromila anni fa collassarono i centri eruttivi Trifoglietto 1 e Trifoglietto 2, predecessori dell'Etna, formando la Valle del Bove. Il monte Zoccolaro, allora probabilmente "parete" dei Trifoglietto, rimase a chiudere a Sud Est la neonata valle. Dalla cima di Monte Zoccolaro è possibile dominare tutta la Valle del Bove chiusa, sul versante opposto, dall'Etna.
Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

lunedì 14 giugno 2010

Acqua a Uttara


Nel poema epico Mahabharata , Uttar o Uttara (उत्तर), è il principe di regno Matsya e il figlio del re Virata. La scuola dell'Uttara-Mimamsa è probabilmente il pilastro centrale dll'induismo, ed è stata certamente responsabile di un nuovo insegnamento filosofico e meditativo, del rinnovamento e della rinascita dell'induismo e della filosofia indiana. Cosa centri questo con una piccola sorgente nascosta sull'Etna non è dato sapere. Il sito non ha le caratteristiche di spettacolarità che presentano certi paesaggi dell'Etna. La sorgente è nascosta nel fondo di una vallata e potete essere quasi sicuri che sarete fra i pochi ad averla visitata. Forse è il posto giusto se volete intraprendere un percorso di meditazione. Per saperne di più visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

Ilice Carrinu


L'Ilice Carrinu è un leccio secolare, vecchio 700 anni, nascosto in un bosco di castagni, lecci e roverelle. Un gigante le cui dimensioni sono paragonabili al più noto Castagno dei 100 Cavalli ma che deve essere "cercato".
Per saperne di più visita la sezione "I miei sentieri - Alberi secolari" di www.etnanatura.it.

domenica 6 giugno 2010

Monti Sartorius - Piano Provenzana


Dai Monti Sartorius al Piano Provenzana, un percorso non molto impegnativo che attraversa uno dei siti più affascinanti dell'Etna: la vallata del torrente Quarantore.
Per saperne di più visita la sezione "I miei sentieri" del sito www.etnanatura.it.

mercoledì 2 giugno 2010

Serra Pizzuta Calvarina


Salendo da Zafferana per il Rifugio Sapienza non si può non notare il cratere di Serra Pizzuta Calvarina: un cono verde con la punta spoglia circondato da fiumi di lava che, in questo periodo, si riempiono di un tappeto di fiori selvatici.
Per saperne di più visita la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

Crateri di salto del cane


Si tratta di tre crateri gemelli ma fra loro diversissimi. Geologicamente interessanti e affascinanti.
Per saperne di più visita la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

domenica 30 maggio 2010

Monte Arcimis


Augusto Arcimis nacque in Spagna, a Siviglia, il 4 Dicembre del 1844 e fu un grande metereologo e astronomo. A lui è dedicato il Monte Arcimis che è facile notare, salendo da Zafferana per il Rifugio Sapienza, in quanto macchia di un verde intenso una radura arsa e ferita dall'eruzione del 1792.
Per saperne di più visita la sezione I miei sentieri di www.etnanatura.it.

giovedì 27 maggio 2010

Monte Calanna


Da Piano dell'Acqua un sentiero si inerpica su Monte Calanna costeggiando la Valle del Bove in mezzo ai castagneti.
Per saperne di più visita la sezione "I miei sentieri" di Etnanatura.

venerdì 21 maggio 2010

Piste ciclabili


Il sito Etnanatura si arricchisce di una nuova sezione dedicata alle piste ciclabili.
Se sei interessato clicca qui.

giovedì 20 maggio 2010

Monte Gallo - Galvarina


Da Monte Gallo potete seguire un lungo ma facile sentiero sterrato che vi porta fino al Rifugio Galvarina. Sul percorso troverete macchie di ginestre e imponenti boschi di pini. Ma lo spettacolo più affascinante è il paesaggio del rifugio Galvarina con il cono minaccioso dell'Etna che incombe.
Al ritorno cambiate sentiero scendendo verso Prato Fiorito.
Per saperne di più cliccate qui.

sabato 15 maggio 2010

Grotta Intralio


Un pozzo nero che si apre dentro un cratere e si divarica sotto la terra. Se la visitate in un giorno di nebbia, col vento che soffia.....
Per saperne di più visitate la sezione grotte di etnanatura.

giovedì 13 maggio 2010

Ripa della naca


Percorso facile ed ameno tra i ciliegi prima e poi magnifici castagni, noccioleti e, più in alto, le querce. Un sottobosco verde e fiorito. Tutto lascerebbe pensare ad una passeggiata tranquilla e riposante (fra l'altro il sentiero è ben tracciato e la pendenza è lieve) ma...Quando meno te l'aspetti trovi i coni effusivi della colata del 1928 che distrusse Mascali. Neri, ancora minacciosi, tristi e solitari.

domenica 9 maggio 2010

Rifugio Monte Palestra


Oggi vi propongo di percorrere una parte della pista altomontana dell'Etna versante Ovest. Il percorso inizia dall'Osservatorio Astronomico e arriva, dopo circa 10km, al rifugio di Monte Palestra.
Se siete interessati visitate la sezione "I miei sentieri" di www.etnanatura.it.

domenica 2 maggio 2010

No al nucleare


Il referendum sul nucleare c'è già stato, e ha registrato l'opinione contraria al nucleare della stragrande maggioranza degli italiani. Gli effetti di quel referendum sono tutt'ora validi. Il WWF, però, in presenza della messa in campo da parte del Governo e della maggioranza parlamentare, in barba alla volontà popolare espressa con chiarezza, di numerosi provvedimenti volti alla costruzione di centrali nucleari, registra l'iniziativa assunta autonomamente dall'Italia dei Valori e invita i cittadini a sottoscrivere la richiesta di referendum, pur sottolineando che avrebbe preferito un'iniziativa condivisa con la società civile e non marcata politicamente.

Il Governo si appresta a spendere i soldi degli Italiani per convincerli a cambiare opinione, finanziando una campagna in tal senso, senza dare spazio alle opinioni contrarie. Questo va contro ogni elementare regola di democrazia che impone la pluralità delle voci e delle posizioni, tanto più su argomenti così controversi e trattandosi di campagne finanziate con soldi pubblici.
Il WWF ribadisce che la scelta del nucleare nel nostro Paese non ha alcun senso ed è dettata da mere scelte ideologiche ed affaristiche.


Al di là del rischio ambientale e per la salute delle popolazioni, il nucleare è fallimentare dal punto di vista economico, non dà indipendenza e sicurezza energetica - l’uranio è una risorsa che entro qualche decennio finirà- le centrali costituiscono degli obiettivi “sensibili”, con la conseguente militarizzazione del territorio. Nelle recenti elezioni regionali, quasi tutti i candidati (e gli eletti) alla carica a Governatore hanno dichiarato di non volere il nucleare nella propria Regione. Vai alla sezione domande e risposte sul nucleare >>

Secondo il WWF l’unica strada sostenibile in materia di energia è quella del risparmio, dall’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili e pulite: una strada che l'Italia non ha imboccato con decisione e sulla quale non ha investito adeguatamente, non avendo alcuna vera strategia, a differenza di molti altri Paesi, europei e non. La nuova politica nuclearista è di fatto una nuova e ulteriore tassa che colpirà le tasche degli italiani, e si tradurrà in un enorme spreco di denaro pubblico che farà perdere al nostro Paese il treno della nuova economia pulita.

La mancanza di una strategia è denunciata dal fatto che si agisce sulla base di un mix energetico deciso a priori e senza un dibattito pubblico e un piano energetico nazionale. L'Italia non ha neanche una strategia di riduzione delle emissioni di CO2 valida, visto che la delibera CIPE del 2002 è rimasta lettera morta ed è superata. L'opzione nucleare oggi, dunque, in presenza di un poderoso sviluppo tecnologico mondiale delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, nasconde l'assenza di un pensiero strategico che attrezzi l'Italia per le sfide energetiche e ambientali del presente e del futuro.
da http://www.wwf.it

domenica 25 aprile 2010

Contrada Serracozzo e grotta Serracozzo


Dalla Mareneve raggiungete il Rifugio Citelli dove lascerete l'auto. Ritornate indietro fino alla prima curva. Sulla sinistra inizia il sentiero segnalato da alcune pietre colorate rosse. E' bene mantenersi bene in quota per evitare diversi valloni scoscesi. Si giunge così ad una valle dove si aprono le bocche effusive inferiori dell'eruzione del 1971. In loco è anche visitabile la grotta di Serracozzo (una delle piu' affascinanti dell'Etna). L'ingresso della cavità si trova al limite del bosco, dal lato sud della valle, all'inizio della colata.
Per saperne di più clicca qui.

sabato 24 aprile 2010

Il cavaliere, La Russa e il suv


Cosa avete pensato??! Ho scritto La Russa e non la russa e poi si sa che il cavaliere, fra tutti i russi e le russe, preferisce Vladimir. Ma il "La Russa" della notizia è l'ineffabile ministro della difesa. E la notizia? Il cavaliere ha regalato al suo ministro una specie di carrarmato obbrobrioso proveniente dalle steppe caucasiche (dalla Russia per La Russa con amore). I maligni dicono che il regalo nasca come ringraziamento al La Russa per avere tradito Fini, altri pensano invece, più banalmente, che sia dovuto al fatto che il predellino del suv è troppo alto e, quindi, difficilmente raggiungibile dal nostro premier. Ma tant'è.
Ma che ci azzecca direte voi questa notizia con un sito dedicato all'Etna? Il fatto è che il nostro La Russa, milanese di adozione e di affiliazione, ha, ahinoi, origini sicule che dimentica quando va a braccio con il bossi (non la trota ma il padre della trota), ma che si è ricordato in questa occasione...ed ha promesso che una delle prime escursioni che farà col carrarmato russo sarà proprio sull'Etna magari con un codazzo di estimatori in tuta mimetica (eia eia alalà!). Non è il primo invero che affronta l'Etna con indomito coraggio e con marmitta sputacchiante fumi maleodoranti. Il vulcano ormai è diventato una pista per suv, moto di grossa cilindrata, jeep e quant'altro (l'ente Parco ovviamente è in letargo!). Pazienza!

domenica 18 aprile 2010

Grotte di Corruccio


Le grotte di Corruccio sono facilmente raggiungibili dal rifugio Brunek sulla mareneve per Linguaglossa. A 100 metri dal rifugio, sulla sinistra, inzia il sentiero facilmente identificabile in quanto segnalato da un'indicazione turistica. A 250 metri, alla fine della pineta, sulla destra è facilmente identificabile il monte Corruccio. Le indicazioni vi segnalano l'entrata sud della grotta. Sulla cima della collina è accessibile una seconda entrata. Le due entrate non sono più comunicanti in quanto interrotte da una frana.
Clicca qui per saperne di piu'.

Acqua rocca degli zappini - Serra del Salifizio


Lungo il sentiero si incontra una ripida parete in pietra lavica dove, nel periodo delle piogge, scorre l'acqua, quindi, in alto sulla parete, una sorgente di acqua e un faggio secolare. Alla fine del sentiero si può ammirare la Valle del Bove da Serra del Salifizio.
Clicca qui per saperne di piu'.

La grotta di Pitagora


Affascinante grotta che deve nome alla caratteristica forma triangolare. Si trova sul percorso che conduce ai sentieri della Schiena dell'Asino.
Clicca qui per maggiori informazioni.

lunedì 12 aprile 2010

Io sto con Emergency


Sabato 10 aprile militari afgani e della coalizione internazionale hanno attaccato il Centro chirurgico di Emergency a Lashkar-gah e portato via membri dello staff nazionale e internazionale. Tra questi ci sono tre cittadini italiani: Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.

Emergency è indipendente e neutrale. Dal 1999 a oggi EMERGENCY ha curato gratuitamente oltre 2.500.000 cittadini afgani e costruito tre ospedali, un centro di maternità e una rete di 28 posti di primo soccorso.

IO STO CON EMERGENCY

* Firma l'appello

martedì 6 aprile 2010

Anno internazionale della biodiversita'


L’anno che verrà pone all’attenzione del mondo intero la questione dell’inesorabile impoverimento ambientale del pianeta a seguito della distruzione di habitat ed ecosistemi. Il 2010 è stato infatti proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Biodiversità”, un’occasione, dopo Copenaghen, è l’augurio di tutti, perché una nuova “coscienza verde” abbia inizio.
La Convenzione sulla diversità biologica (CDB), entrata in vigore il 29 dicembre 1993, ha tre obbiettivi principali: conservare la diversità biologica, utilizzarla in modo durevole e spartire i benefici che ne derivano in modo giusto ed equilibrato. Biodiversità è il termine che designa tutte le forme di vita sul pianeta Terra, quella di cui siamo testimoni, in quest’epoca storica, è il frutto di un’evoluzione durata miliardi di anni sotto l’egida dei processi naturali e, sempre più, sotto l’influenza degli esseri umani.
In questa “diversità” vengono incluse le molte varietà di piante, di animali e di microrganismi, ma anche le differenze genetiche all’interno di ogni specie (es: pianta e frutto del limone selvatico e pianta e frutto del limone coltivato). Dalla scoperta dell’agricoltura, passando per la rivoluzione industriale e arrivando ai giorni d’oggi, abbiamo rimodellato paesaggi, animali, deciso (spesso inconsapevolmente) estinzioni di esseri viventi in modo irrimediabile, senza tenere conto di tutto ciò. Nonostante il nostro modo di vivere sia molto cambiato col passare del tempo, basti pensare alla nostra alimentazione, oggi condizionata dal commercio degli alimenti piuttosto che dalle stagioni o dalla natura, la diversità biologica deve essere difesa perché è il pilastro della civiltà.
Non ci rendiamo conto che la frammentazione e il degrado fino alla scomparsa di foreste, di zone umide, di barriere coralline e di altri ecosistemi costituiscono la più grave minaccia che possiamo procurare al pianeta ed a noi stessi. Per non menzionare il fatto che flora e fauna simboleggiano e fanno parte del nostro stesso mondo biologico.
Per questi motivi, nell’aprile 2002, i paesi firmatari della Convenzione, hanno deciso entro il 2010 “una riduzione significativa dell’attuale ritmo di impoverimento della biodiversità a livello mondiale, regionale e nazionale col fine di contribuire all’attenuazione della povertà e al profitto di tutte le forme di vita sulla Terra”. Un “patto” inserito nel 2007, durante il Summit Mondiale per lo Sviluppo Durevole delle Nazioni Unite (tenutosi a Rio de Janeiro) tra gli obbiettivi dello sviluppo del Millennio.
La sempre crescente attenzione di organi sopranazionali verso queste tematiche, ha forse toccato il suo punto più alto nella giornata del 20 dicembre 2006, quando l’Assemblea Generale dell’ONU ha proclamato il 2010 “Anno Internazionale della Biodiversità” e ha designato il segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica come focal point dell’anno. Invitando inoltre il segretariato a collaborare con le agenzie delle Nazioni Unite interessate, le organizzazioni internazionali e gli altri attori che si occupano di ambiente, per sensibilizzare l’opinione pubblica e stimolare i governi ad un maggiore impegno a livello globale e locale, nella speranza che il tempo perduto non risulti incolmabile.

fonte: http://www.cbd.int/

Sito ufficiale: http://www.cbd.int/2010/welcome/

p.s. E in Italia? A modo loro (di lor signori) la maggioranza si appresta a festeggiare l'anno della biodiversità "garantendo" la libertà di caccia. Ma ce li vedete un bossi, un berlusconi, un bonaiuti, una carfagna, una brambilla, un la russa, un bondi o una gelmini interessarsi della biodiversità?!!!

lunedì 5 aprile 2010

No alla caccia indiscriminata


Il senato della Repubblica ha approvato nel gennaio scorso un articolo che di fatto consente la caccia indiscriminata senza limiti di periodo e di specie. Ancora una volta si è palesata la insensibilità del governo delle destre verso i temi dell'ecologia e della salvaguardia della natura. Tutti quanti possiamo tentare di fermare questo attacco indiscriminato promuovendo azioni sul web e firmando gli appelli. Fra tutti vu presento quello della Lipu:
http://www.lipu.it/tu_petizione_cacciaselvaggia.htm